Licenziata in commissione la Proposta di Legge per la prevenzione e contrasto al cyberbullismo

La conferenza stampa di presentazione della PDL con la Sen Elena Ferrara e Paolo Picchio

Con il via libera della commissione bilancio, ottenuto lunedì scorso, la Proposta di Legge Regionale per la promozione e il sostegno di azioni di prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è stata oggi licenziata definitivamente, a maggioranza, dalla IV e VI commissione riunite congiuntamente.
“Si è chiuso positivamente il percorso di elaborazione e valutazione della norma” commenta il Consigliere Domenico Rossi, primo firmatario della Pdl. “Il testo ne esce rafforzato e migliorato – aggiunge il consigliere Democratico – anche perché ha accolto alcune sollecitazioni contenute nella Pdl 269 presentata dall’Ufficio di Presidenza per l’ultima edizione di Ragazzi in Aula. Rilevo con soddisfazione che il passaggio nelle commissioni è stato utile per superare le perplessità delle minoranze che già nelle scorse settimane hanno votato a favore del testo”.

Una legge condivisa, dunque, che, da un lato, si affianca alla la legge nazionale per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo e, dall’altro, si rivolge anche al bullismo classico con specifici interventi sotto il profilo educativo. “Approvando il testo – spiega Rossi –  il Piemonte metterà in campo strumenti importanti: dai percorsi di formazione per una maggiore consapevolezza nell’uso del web, dall’adozione di procedure di giustizia riparativa, alla predisposizione di un piano triennale  per la gestione delle attività e delle politiche di prevenzione e contrasto, oltre all’istituzione sul territorio regionale di centri specializzati per il recupero dei ragazzi colpiti dal fenomeno, siano essi vittime o bulli”.

“Mi piacerebbe che il Piemonte istituisse il “patentino” per l’uso consapevole dei social” prosegue Domenico Rossi rivolgendo un appello alla Conferenza dei capigruppo che deciderà quando il testo verrà discusso in aula: “Il mio auspicio è che i tempi siano brevi, in modo tale che si possa essere operativi già nel 2018: Lo abbiamo promesso a Paolo Picchio, papà di Carolina, e ce lo chiedono insegnanti, genitori e soprattutto i ragazzi”.

Ecco in sintesi i punti di forza della legge:
1. piano triennale degli interventi per la prevenzione e il contrasto al bullismo e cyberbullismo. Si prevedono, tra le altre cose:
a. corsi di formazione per il personale scolastico ed educativo,
b. campagne di sensibilizzazione,
c. promozione di iniziative culturali,
d. progetti rivolti alle vittime e agli autori di situazioni di bullismo secondo i principi della giustizia riparativa e della peer education,
e. percorsi volti all’uso consapevole del web

2. bando annuale per attivare interventi e progetti presenti nel piano

3. Istituzione di centri specializzati nella cura dei disturbi derivanti dal bullismo e dal cyberbullismo (qui l’idea è quella di istituire anche in Piemonte esperienze simili a quelle del centro “Fate Bene Fratelli di Milano”. Mi risultano essere in corso già contatti con le Molinette e l’ospedale Maggiore di Novara)

4. istituzione di un tavolo tecnico regionale che coadiuvi la giunta nella predisposizione del piano triennale.

A bilancio si mettono 200.000 euro all’anno che si aggiungono alle risorse che già la giunta mette in campo con i diversi progetti avviati in questi anni anche in collaborazione con gli altri enti istituzionali che si occupano del fenomeno: in particolare forze dell’ordine e Ministero Istruzione.
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