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Trivellazioni a Carpignano Sesia: interrogazione all’assessore all’ambiente

Continua il mio impegno sul tema del progetto del pozzo esplorativo di Eni a Carpignano Sesia. Venuto a conoscenza nel ritardo della nomina del rappresentante regionale nella Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale del ministero dell’Ambiente, ho preparato un’interrogazione a risposta immediata rivolta all’assessore competente, Alberto Valmaggia, che si è svolta durante i lavori del Consiglio Regionale della giornata odierna.
L’assessore ha precisato che il ritardo nella nomina si è verificato a causa della prematura scomparsa, nell’aprile 2016 del direttore della Direzione regionale competente in materia ambientale che era anche stato scelto dall’ente per le precedenti designazioni, essendo stato, negli anni passati, Dirigente del Settore regionale competente in maniera di VIA. Il nuovo direttore, nominato nell’agosto 2016, ha messo in atto le azioni necessarie  all’individuazione del nuovo delegato. Dalla risposta dell’assessore si evince anche che, nonostante il grave ritardo, la posizione della Regione Piemonte in sede di istruttoria tecnica della Commissione ministeriale, infatti, è stata veicolata in primis dalla delibera di giunta in cui si esprime il parere contrario, ma anche dalla riunione preliminare di approfondimento in cui la Commissione di VIA ha convocato i rappresentanti dei Ministeri competenti, il proponente e la Regione.
Tale riunione, che rientra nella normale prassi in tali procedure, si è tenuta il 15 settembre 2016 con la partecipazione dei rappresentanti della Direzione Ambiente, Governo e tutela del territorio, con competenze sulle valutazioni ambientali, e della Direzione Competitività del sistema regionale, più precisamente del Settore Polizia Mineraria, cave e miniere. In tale sede è stato possibile argomentare in modo esaustivo la contrarietà al progetto di Eni e supportare le ragioni alla base del parere negativo formalizzato con il DGR 27-2728 del 2015.

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