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Bioeconomia: coniugare crescita e futuro

Questa mattina, in Consiglio Regionale, si è svolto un importante seminario di approfondimento sui temi dell’economia circolare e della Bioeconomia con relatori d’eccellenza in rappresentanza del mondo della ricerca, del sistema produttivo e del sistema economico. Un’occasione importante per la politica, presente con gli assessori De Santis e Ferrero e con molti consiglieri, che ha saputo ritagliarsi uno spazio per approfondire e riflettere. quello di fermarsi a riflettere e a studiare.  “E’ emerso con chiarezza – afferma Rossi, promotore dell’iniziativa – che non siamo solo di fronte all’analisi di un settore del nostro sistema produttivo. Siamo in un’epoca in cui “l’economia uccide”, come ci dice Papa Francesco, perché vige un modello che genera povertà e distrugge l’ambiente. È nostro compito, quindi, incentivare tutti quei modelli e quelle pratiche che invertono questa tendenza». «La bioeconomia – continua Rossi – rappresenta una grande opportunità in questa direzione e è già presente con diverse eccellenze nella nostra Regione».

Si tratta di incentivare un settore già importante, ma soprattutto di favorire le interconnessioni tra i diversi settori e processi. Si tratta di un settore che a livello nazionale ha un giro di affari di circa 250 miliardi di euro, ma con potenzialità importanti da sviluppare in un’ottica di riconnessione tra economia, ambiente e società. In pratica: più lavoro, recupero aree dismesse e rispetto dell’ambiente.

L’assessore De Santis ha sottolineato come il Piemonte sia già luogo di eccellenze in questo campo e come sia necessario incentivare un ruolo pubblico nel sostegno alla ricerca e al sistema produttivo attraverso i fondi FESR e attraverso un procurement diverso da parte dell’ente pubblico in qualità di creatore di domanda.

«Occorre passare da nicchia a norma – conclude Rossi -; far sì che questo modello diventi esempio e paradigma per un numero sempre maggiore di realtà. Sarà nostro compito capire se in base a quanto ascoltato oggi e a quanto previsto dal piano nazionale ci siano spazi per migliorare le condizioni di sviluppo della bioeconomia in Piemonte».

Volevamo creare un momento di alto livello, e direi che ci siamo riusciti anche grazie al moderatore Adriano Moraglio, giornalista ed esperto in Storia dell’Impresa e alla partecipazione di Fabio Fava, rappresentante italiano per la Bioeconomia in Horizon 2020, Guido Saracco,  Direttore centro per le tecnologie future sostenibili-Istituto Italiano di tecnologia, Luigi Bistagnino,  Fondatore e Presidente ‘Systemic approach foundation’, Serena Fumagalli,  economista direzione studi e ricerche intesa Sanpaolo, Giulia Gregori,  responsabile NovaMont pianificazione strategica, Sandro Cobror, responsabile Relazioni Istituzionali del Gruppo Mossi e Ghisolfi, Michele Bechis, presidente CAPAC Consorzio Agricolo piemontese per Agro-forniture e cereali.

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