Pieno appoggio ai risicoltori del territorio contro la concorrenza sleale dell’Asia

«Sono al fianco degli agricoltori piemontesi nel chiedere il ripristino di un corretto ed equo rapporto di mercato contro la concorrenza sleale delle importazioni di riso da Cambogia e Myanmar. Per questo stamattina ho voluto partecipare all’incontro organizzato da Cia e Confagricoltura e confermare il mio impegno in Regione affinché vengano superate le criticità che possono mettere in difficoltà i nostri agricoltori colpiti da questa concorrenza scorretta sui prezzi. Come ribadito dal presidente Chiamparino durante il suo discorso di insediamento in Regione, ritengo che l’agroalimentare sia uno dei punti di forza per rilanciare la nostra economia e il nostro territorio. Non possiamo pensare di creare lavoro come si faceva in passato: oggi occorre valorizzare le nostre eccellenze. E la risicoltura piemontese è sicuramente una di queste. Mi impegnerò personalmente per quanto riguarda gli ambiti di intervento regionale. E solleciterò gli europarlamentari del Pd affinché a livello comunitario si comprenda appieno l’importanza che questa tematica ha non solo per il Piemonte ma per l’immagine e il prestigio che il cibo italiano ha nel mondo».

Questa mattina, 14 luglio, ho preso parte alla manifestazione indetta da Cia e Confagricoltura a Novara per sollecitare la Commissione europea ad introdurre la clausola di salvaguardia contro le importazioni di riso a costo zero dai Paesi Meno Avanzati.

Non solo attenzione alle importazioni, ma un’attenta azione di informazione ai consumatori. «Ritengo, poi, fondamentale puntare sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti: solo così i consumatori potranno essere informati sull’origine di quello che comprano e mangiano, consapevoli che una loro scelta può andare a sostenere chi opera con correttezza, rispettando precise norme sanitarie e i diritti dei lavoratori. Un consumo critico che dia slancio ad un’economia sana e rispettosa dell’ambiente e delle sue peculiarità. Cibo di qualità, eccellenze territoriali e rispetto per l’ambiente: Expo vuol dire essere la vetrina della nostra eccellenza agroalimentare da esportare in tutto il mondo. La battaglia dei risicoltori s’inserisce appieno in quest’ottica di sviluppo sostenibile».

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